I documenti segreti Le prove (con orari e colori) dell’innocenza dei due Marò Lo scoop realizzato da Toni Capuozzo su “Mezzi toni”, la sua rubrica di Tgcom24, è stato accolto dal silenzio di chi si occupa, istituzionalmente e non, della vicenda dei Marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo scoop riguarda l’innocenza dei due fucilieri della marina relegati in India da oltre cinquecento giorni. L’incidente tra la Enrica Lexie e il peschereccio St. Anthony, in cui perdono la vita due pescatori, sarebbe avvenuto alle ore 16,25 locali e a circa venti miglia dalle coste indiane. Pio Pompa 12 LUG 2013
Perché la parabola di Delnevo verso il jihad e la morte ha inizio in Marocco E’ una storia semplice quella di Giuliano Ibrahim Delnevo, il giovane jihadista genovese morto in Siria combattendo contro le truppe di Bashar el Assad, e del tutto simile a quella di centinaia di convertiti europei che hanno abbracciato la causa islamista. Il passaggio cruciale avviene quando il convertito, rompendo gli indugi, è pronto a uccidere e a essere ucciso. Prima di questo snodo fondamentale, il percorso può essere lungo o breve a seconda di quanto impiega l’individuo a metabolizzare, interiormente, la possibilità di dare e ricevere la morte. Pio Pompa 20 GIU 2013
A che punto sono le trattative per il rilascio dei marò E’ per via del coraggio mostrato da quel centinaio di marinai della fregata Grecale della marina militare italiana, rimasti a terra nel porto di Colombo (Sri Lanka) in aiuto della popolazione locale esposta a un possibile tsunami dopo il terremoto dell’11 aprile scorso nell’oceano Indiano, che una fonte d’intelligence di quel paese si è decisa a confidare al Foglio alcuni risvolti inediti sulla vicenda dei due Marò da mesi detenuti a Kerala con l’accusa di omicidio. “I vostri Marò – sostiene la fonte – sono innocenti e non c’entrano nulla con l’uccisione dei pescatori indiani del St. Antony. Pio Pompa 28 AGO 2012
Perché le intelligence del mondo snobbano la mattanza in Nigeria Non ci sono droni che diano la caccia ai capi del Boko Haram in Nigeria. Niente dispositivi Humint (Human intelligence), in quel paese, né truppe speciali che pongano fine alla mattanza di centinaia di cristiani trucidati, mentre pregano, nelle loro chiese. “In questo momento, se un direttore di una agenzia d’intelligence occidentale – confida al Foglio una fonte diplomatica – vuole mettere in discussione la propria carriera, non deve fare altro che nominare, ai suoi capi politici, la Nigeria”. Pio Pompa 17 GIU 2012